Per raccontare un periodo così sfaccettato e intenso come il secondo Dopoguerra attraverso la musica, per forza di cose abbiamo dovuto semplificare il racconto. Spesso si usa Renato Carosone come spartiacque fra l’antico e il moderno: viene considerato l’artista che ha aperto la strada alla musica internazionale in Italia. Ma investigando la musica di quell’epoca, la situazione si fa più complessa: in Italia da molti anni si mescolavano ritmi e musiche che arrivano dal resto del mondo e da tempo la musica italiana influenzava gli artisti degli altri continenti.
Ciò che davvero caratterizza gli anni Cinquanta del Novecento è la rivoluzione nella distribuzione della musica, che viaggia contemporaneamente attraverso più mezzi di comunicazione e supporti:
- la radio: nel 1949 in Italia nasce la RAI (l’acronimo al tempo stava per Radio Audizioni Italiane). Proprio dalle sue frequenze nel 1951 viene trasmesso il primo Festival di Sanremo, importante trampolino di lancio per molti autori e interpreti italiani
- la televisione: è del 3 gennaio 1954 la prima trasmissione del servizio televisivo nazionale italiano (sempre la RAI, che diventa Radiotelevisione Italiana), dove si dà ampio spazio ai programmi musicali. La pubblicità è veicolata attraverso il format Carosello, che ha nei jingle (brevi motivi musicali) una delle sue componenti fondamentali e a volte vede la partecipazione degli stessi cantanti nelle vesti di testimonial
- il cinema: sono questi gli anni dei primi musicarelli, film che avevano come protagonista un giovane cantante famoso, con trame leggere e ambientazioni estive. La particolarità di questi lungometraggi era la colonna sonora, composta da brani dell’artista (uno dei quali dava il titolo alla pellicola). Si trattava di un’operazione commerciale, che avvicinava le nuove generazioni alle sale cinematografiche e incrementava le vendite delle case discografiche
- i dischi: dal 1948 quelli in vinile, dal suono più caldo e naturale, sostituiscono i supporti in gommalacca e diventano protagonisti indiscussi nelle case degli appassionati di musica
Renato Carosone fa parte di un movimento più ampio, che è stato influenzato da lui e che lo ha influenzato moltissimo, a cui cerchiamo di dare spazio nello spettacolo de Los Carosones. Per restituire un’immagine completa della musica italiana al tempo della Dolce Vita, abbiamo deciso di suonare anche gli arrangiamenti di Fred Buscaglione, Marino Marini, Domenico Modugno e tutti gli artisti di quel fantastico periodo entrati nella storia.