In occasione del centenario dalla nascita, la Rai ha prodotto e trasmesso “Carosello Carosone”. Il film celebra la vita e l’incredibile carriera di Renato Carosone, musicista italiano famoso in tutto il mondo.
La pellicola ne ripercorre tutte le tappe: il diploma in pianoforte in Conservatorio conseguito giovanissimo, l’ascolto dei dischi americani da cui trae ispirazione per il suo sound, le esperienze musicali in Eritrea negli anni ’40, l’incontro con la moglie Italia Levidi.
E ancora il ritorno a Napoli, negli anni ’50: in quel momento Carosone mette a fuoco il suo stile trovando un equilibrio tra Swing americano, sonorità africane e tradizione napoletana e fonda un sestetto con il quale si esibisce nei locali più importanti in Italia. Il successo è tale che sarà proprio la sua band a inaugurare il primo programma musicale televisivo della Rai il 3 gennaio 1954.
Il grande apprezzamento per questo nuovo modo di fare musica apre la strada a un tour all’estero del gruppo, che culmina con la serata al Carnegie Hall di New York (che è anche il punto di vista da cui si snoda la narrazione nel film, sotto forma di flashback).
Giunto all’apice del successo, a neanche quarant’anni, Carosone si ritira dalle scene. È il 1959. Il suo nome si lega indissolubilmente alla Dolce Vita, alla spensieratezza e alla voglia di riscatto italiana del secondo Dopoguerra e resta nella storia della musica mondiale.
La recensione de Los Carosones
“Carosello Carosone” ci è sembrato un film eccezionale, sotto molti punti di vista; a partire dal copione, che è stato adattato direttamente dall’autobiografia che Renato Carosone scrisse a quattro mani con lo scrittore e critico musicale Federico Vacalebre “Carosone 100. Autobiografia dell’americano di Napoli”.
Sul piano attoriale, Eduardo Scarpetta ha fatto un lavoro eccellente interpretando Carosone: non avendo mai suonato uno strumento musicale, in un’intervista ha dichiarato di aver studiato pianoforte prima dell’inizio delle riprese per riuscire a eseguire i brani, prima con Ciro Caravano (Neri per Caso) e poi con Stefano Bollani, compositore della colonna sonora e mani di Carosone nei dettagli del film. Anche Vincenzo Nemolato è strepitoso nei panni di Gegè di Giacomo.
Il biopic su Renato Carosone è un film completo, che riesce a raccontare in modo esaustivo la carriera sorprendente di un uomo passato dalla direzione di orchestre angloamericane in Etiopia a trionfare in Italia e nel mondo, fino al suo improvviso addio alle scene; tutto nel giro di pochissimi anni. Infine, non sorprende il fatto che Stefano Bollani abbia vinto il Nastro d’Argento per la colonna sonora, considerato il lavoro straordinario fatto nel ricreare il sound originale dell’epoca.